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Architettura di interni.

Residenza unifamiliare.

Step di progettazione: dal modello ai disegni definitivi.

Il primo sopralluogo effettuato nella residenza da riqualificare e ristrutturare ha suggerito una immediata riflessione sulla peculiare morfologia dello spazio abitativo, articolato su due livelli sfalsati, di cui uno al di sotto del piano stradale.

La rampa di accesso ai due piani sì è presentata come un mero laccio di collegamento, incapace di guidare i visitatori in un percorso di fruizione funzionale ed estetica.

Il lavoro effettuato dallo studio LCA attraverso tutti gli strumenti che ne agevolano la rappresentazione (e, dunque, la lettura critica) e la rappresentazione tridimensionale attraverso l’ausilio dei plastici di studio, ha permesso di analizzare e ristabilire le relazioni spaziali tra le unità elementari dello spazio, al fine di rimodellarne le proporzioni e la percezione visiva.

Oltre ad enfatizzare la percorrenza longitudinale dello spazio, il progetto ha introdotto una spinta verticale. Il fulcro di queste intenzioni progettuali si rintraccia nelle due rampe di scale. La prima ha il compito di migliorare l’attraversamento lineare degli spazi in cui l’uomo vive la propria dimensione domestica, creando quasi una circolarità nei flussi di percorrenza.

Lo spazio sembra proiettarsi oltre le mura domestiche grazie alla complanarità del giardino adiacente, anch’esso ri-pensato per amplificare, attraverso il gioco labirintico di siepi, l’idea della dinamicità degli spazi. Le tensioni e le accelerazioni rallentano soltanto nel lato ovest, dove la collocazione perimetrale della vegetazione richiama al concetto più intimistico e poetico di recinto.

La seconda rampa ha una natura diversaper la sua intrinseca geometria, il suo sviluppo avvolge la figura umana e la giuda a percorrerla velocemente, collegando per l’appunto gli ambienti posti a due quote diverse.

Entrambi i momenti progettuali hanno permesso di rileggere quanto teorizzato da Le Corbusier “Vers une architecture, Parigi, Cres, 1923” ciò che definì nella promenade architectural, l’uomo fende lo spazio e lo sguardo si apre creativamente attraverso i diversi ambienti posti ad altezze diverse…

Strutturati i flussi di percorrenza, il progetto ha poi dato forma ai singoli luoghi dell’abitare.

L.C.

Arch. Maria Angela Rea, Arch. Emanuela Rotondella, Arch. Veronia Credentino, Dott. Rita Brighel

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